venerdì 31 agosto 2007

aftervegas

So...
la frase di Las Vegas è: "quello che succede a Vegas, rimane a Vegas", effettivamente sarebbe meglio, ma io ho deciso di spifferare tutto.
Questi sono completamente scemi.
A parte il fatto che qualsiasi operatore ti ci manda a quattro soldi volo soggiorno fun book co´ gli sconti shuttle da per l´aeroporto stanza king size fuma dove ti pare cocktails gratis quando giochi basta che ci vai, volando da San Diego per 50´ vedi solo deserto e deserto e rocce desertiche senza niente nientone solo una lunga dritta strada che dall´alto sembra di sabbia pure quella; a un certo punto si materializza in mezzo al nulla un aggregato urbano che conta quasi due milioni di persone, ma a te non interessa perché tanto praticherai una sola via centrale con delle città ai lati (sì città) che sono Parigi, NY, Venezia ecc... dove ti giocherai di tutto ti ubriacherai senza soluzione di continuità e se sei amante del genere potrai frequentare prostitute d´alto bordo e non.
La passeggiata è Las Vegas Boulevard, altrimenti detta THE STRIP. L´aeroporto è praticamente in mezzo allo strip, del resto non devi perdere tempo, sbrigati vai a giocare e se devi attendere il bagaglio che arrivi o il volo per ripartire, dontuorri, ci sono un miliardo di slot machines e giochetti d´azzardo vari nei lounges adeguatamente illuminati in modo tale che non si possa assolutamente distinguere il giorno dalla notte, tanto è tutto uguale e comincia a entrarti nelle orecchie quel tipico suono che ti accompagnerà in tutta la permanenza "plin plon drrrr flip deng...."
L´autista della navetta ha risposto a Gio che gli ha chiesto quando doveva prenotarla per il rientro "subito, che dopo sarai ubriaco" Ahhh, vabbè. Dalla navetta verso l´albergo abbiamo cominciato a flashare guardando la statua della Libertà enorme di fronte a NY di dimensioni spaventose e il Castello di Re artù scala 1:1, la tour Eiffel e il Luxor con la sua gigantesca Piramide e la Sfinge grossa, ma proprio grossa, davanti. Appena giunti all´Orleans siamo stati accolti da statue di alligatori che suonano jazz sulla porta (il tema del nostro hotel è New Orleans) e la lobby è una distesa di tavoli da gioco e centinaia di slot machines disposti in modo tale da farti perdere e l´umanità più varia che si possa immaginare, un vero spaccato di tutti i luoghi comuni d´America su cose, luoghi e persone; in questo senso davvero democratica Vegas, c´è qualsiasi strato sociale, soli, accompagnati neri messicani cinesi asiatici adulti bambini e vecchi magri grassi e soprattutto parecchio grassi, cosa nuova per me dato che in California di veri monnezzoni se ne vedono pochi, vedi di più quelli che da mane a sera attraversano scalzi la strada col surf o stanno a spigne de addominali o di corsa sulla spiaggia ( a proposito, a forza di surfisti Gio è diventato più paranoico di un´adolescente isterica fissata con le modelle e non fa che ripetere "da settembre mi iscrivo in palestra").
Ma torniamo a noi: appena arrivati ci siamo buttati subito in piscina dove abbiamo consumato la nostra prima birretta gratuita, c´erano 45° gradi (veri) e della gente semicollassata e per il caldo e per i postumi della serata precedente, spiaggiata qua e là . Subito sigaretta. E´ persino permesso bere in acqua (come Nicolas Cage) e dei giovani boh, del Minnesota, non si sono lasciati sfuggire l´opportunità e hanno messo lungo bordo in sequenza una serie di lattine vuote. Io ho cominciato a dire ( e ho smesso 3 giorni dopo) "qui c´è il diavolo, si sente", a un certo punto è arrivata anche un´inspiegabile zaffata di zolfo. Abbiamo giocato alla roulette e pure vinto 20 dollari, non 50 perché Gio si è sbagliato a fare una puntata che gli avevo consigliato, del resto il ragazzo è un po´ tossico sul gioco e non ti capisce bene nel mentre.
L´aria ovunque è iperossigenata per non farti addormentare e farti tenere solo la parte euforica e disinibitoria dell´alcol eliminando quella sconveniente per il Casino del sonno, non c´è mai puzza di fumo pure se fumano tutti. Incredibile, è l´unico posto negli USA dove puoi fumare praticamente ovunque, altrove ti arresterebbero, tipo a Carlsbad dove non si può fumare in spiaggia, ma i frequentatori sono gli stessi che tutto l´anno abitano a Carlsbad e ti guardano male se fumi in pubblico. Mortacci loro.
La sera siamo andati al Venitian dove hanno ricostruito Venezia pari pari con le gondole vere e i gondolieri che cantano Volare e O sole mio, la finta umidità nei pavimenti delle calli, i baretti e i ristorantini dove puoi scegliere se mangiare dentro dentro o dentro fuori perché comunque la città è un albergo e sta al chiuso ma cè il cielo con le nuvolette che sembra si muovano quando cammini e la riproduzione dell´aria e del clima esterno, giuro è vero hai la sensazione di respirare all´aperto a Venezia vero le cinque del pm, non tanto prima, se non non ti prendi l´aperitivo. Ovviamente camminando arrivi a Piazza San Marco dove svetta il Campanile.
Più tardi siamo andati a mangiare in un locale superfico dove ci siamo presi una pezza mostruosa e abbiamo ballato tutta la notte anche perché non riuscivamo a trovare l´uscita quindi dopo un po´ ci rinunci e ti prendi un´altra vodka tonica; siamo tornati alle 4:30, io con le scarpe in mano e come me tutte le altre alla fermata del taxi che pullulava di gente. Fatto sta il giorno dopo non sono praticamente riuscita ad alzarmi dal letto. Un cadavere. E pure Gio non stava tanto arzillo.
Però abbiamo incontrato due amici di LA (Pascal e Carine) che erano a Vegas per una fiera di henna (perché i ragazzi vendono henna on line ricavandone consistente lucro) con cui abbiamo passato una serata di riacciuffo e abbiamo visto uno spettacolo del Cirque du Soleil che più bello non si può. Una cosa meravigliosa. Il Cirque ha il teatro stabile a Vegas per cui produce degli spettacoli incredibili con delle macchine sceniche pazzesche.
Il lunedi tour turistico per lo strip e gita ai diversi alberghi. All´aeroporto abbiamo giocato a videopoker. Si, va bene, certo bastava andare al bar de platani, però voi mette?

venerdì 24 agosto 2007

California News

Devo dire che il ritorno da Kawai non è stato così traumatico dato che siamo rientrati a LA, così tanto per decomprimere, all´alba e gironzolare per la città di mattina presto non è niente male. Ci siamo diretti poi a casa di Luisa che ce l´ha gentilmente lasciata per tre giorni dato che lei era in Gran Canyon. Dio grazie. Il Paradiso c´è! Siamo entrati alle 7 di mattina in questa villa anni ´30 mai vista da paura sulle colline di Hollywood co´ la superpiscina, la Jacuzzi e tutte le cose che tutti hanno a Los Angeles, ma questa era davvero troppo, anche la vista pazzesca su tutta la città. Quel genio di Luisa ha pensato bene di sposare un nipote di Goldwin, quello che sta in mezzo a Metro e Mayer, il quale ha lasciato in eredità al rampollo "solo" la sua prima casa di Hollywood. Mi è quasi venuto da piangere. In giornata abbiamo anche raccattato due amici di Roma che avevano passato la notte in un Motel zozzo a 140 dollarucci perché la loro ospite (i giovani quasi quarantenni viaggiano in Couch surfing) gli ha passato la sola e quando li abbiamo portati nella nuova magione sono rimasti piuttosto contenti soprattutto quando il figlio della signora ha fatto visita a Gio perché doveva tradurre in italiano la poesia della sua fidanzata cinese (?) ... L´altro figlio della Luisa passa metà giornata sul surf e l´altra metà a suonare l´ukulele in qualche zona a noi sconosciuta della casa. Praticamente mai visto. In serata siamo andati in un locale di vodka in cui ti mettono una pelliccia e un colbacco leopardato e ti chiudono dentro una cella frigorifera a degustare le note bevande russe. Il nostro amico Georg, negro e anziano, si è cacato sotto dal freddo e ha preferito prendersi un vodka- tini al bancone. Mi ha convinto subito e Gio è rimasto a sorseggiare vodka in frigo dove credo si sia fidanzato col mescitore vestito da Tony Manero. Alla fine abbiamo capitolato a casa di Georg che pare sia il padre nero di Gio, lo chiama pure Junior. Gio ci tiene molto a questa parentela e lo chiama Dad, veramente commovente, ma credo che ormai voglia più bene a me e anch´iolo adoro, mi ha pure detto "welcome to the family". Giovanni è gelosissimo e mi tiene il muso. Gli scalmanati hanno ballato.I drogati si sono drogati. Gli alcolisti hanno bevuto. Gli accaldati hanno fatto un bagno in piscina, i freddolosi un bagno in vasca idromass. La maggior parte tutte le cose insieme. C´era pure uno del gladiatore, ma l´amico Matteo avrebbe preferito Sharon Stone. Ma la vera notizia è che Georg Stanford Brown è stato attore multi premiato di Radici ed altre cose, il primo nero ad avere il nome nei titoli di testa di un film, vincitore di un Emmy e soprattutto regista di Radici 2,Magnum P.I., Starsky & Hutch, Miami Vice e cento altre cose. E´ ovviamente il mio eroe. Il giorno dopo è stato interamente dedicato al riacciuffo di noi medesimi, ma non è stata troppo dura nella dimora che ci hanno prestato, tra birette, partite a biliardo e quei due cretini di Matteo e Carlo che si preparavano alla loro settimana di fuoco a Burning Man, annuale manifestazione di sciroccati che si tiene in mezzo al deserto del Nevada, in cui 40000 persone si accampano magnano ballano, tengono spettacoli,si disfano accampati in organizzatissimi campi in cui dispongono di 12 l di acqua a testa ogni 2 giorni e soprattutto fanno scomparire tutti i loro resti alla fine perché l´ecocompatibilità è la prima cosa. In serata barbecue a casa di Carine e Pascal, Carine mi ha fatto un woodoo al collo e ha detto che ho tutte le vertebre spostate. Grazie al cazzo, sono due mesi che ho le vertigini! Domenica sera siamo tornati a Carlsbad dove Gio ha ripreso la sua settimana lavorativa e io ho notato con piacere che il vicino Tico era riuscito a portare la piscina di casa a 88°F (non lo so quant´è, bisogna fare -30 e il risultato :2+10%) così soffro di meno quando mi faccio il bagno dopo il giro al mare in bici. Siamo andati pure allo zoo di San Diego per vedere il cucciolo di Panda che però puoi guardare solo su un monitor ripreso da una camera a bassissma risoluzione. In compenso i gorilla sono fichissimi. Il prossimo fine andremo a Vegas, del resto glio zoo ci piacciono parecchio. Baci e abbracci

Le Isole Hawaii e l' Uragano Flossie

[16 Agosto 2007]
Aloha guys!
La settimana alle Hawaii volge al termine, anche le corone di fiori che teniamo in camera stanno assumendo un compito color bruno. Oggi c´è stato un tempo di merd ma almeno abbiamo scampato l´uragano Flossie che ha deciso di cambiare strada e andarsene di là, ormai si sta trasformando in una tempesta tropicale (che figata però doversi preoccupare degli amici Hurricanes, Gio sta tutto il giorno su sito Weather. Com. )Di là qua vuol dire da qualsiasi altra parte tranne qua, dato che abbiamo scoperto che è il punto più lontano al mondo da qualsiasi punto della terraferma. Devi sperare che ti venga al massimo una cacarella da curare con l´Imodium. Abbiamo scoperto che è anche il posto più piovoso della terra. Piove tutti i giorni santi, ma per poco, giusto un pochino e quando lo fa non ci muoviamo nemmeno più dal punto in cui siamo, tanto smette, oggi però non smetteva mai. Il nuovo gioco è fare i rutti con la birra cercando di dire "Flooossiiie!". Molto divertente. La prima sera hanno girato un film che si chiama Tropic Thunder (di che parlerà?) di fronte alla nostra stanza, io ho sentito solo per un minuto uno che col megafono diceva cose, ma Gio si è incazzato a tal punto che è riuscito a farsi ridare 200 $ (credo gli abbia chiesto pure i danni Mirali), fenomeno! Non abbastanza dispiaciuti il giorno dopo ci hanno fatto trovare in camera un cesto di frutta. Ieri abbiamo fatto un lungo giro in barca e abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: delfini che nuotano mano nella mano e svolazzano sulle onde, tartarughe grosse come damigiane che risalgono i correntoni (tipo Mussi), la Napa li Coast che è uno degli scenari più belli che abbia mai visto, però neanche una foca monaca, e pensare che ci sono i cartelli con su scritto "non toccate le foche monache", io le uniche che ho visto erano su un molo a San Francisco e per di più si trattava di Leoni marini, bah...In tutto questo, sole poco perché se ti esponi dopo un secondo ti ustioni, ma paradossalmente non ti abbronzi e pensare che non fa tutto questo caldo, oscilliamo tra 30° di giorno e 25° di notte.Vabbè poi se magna pesce, ma tanto so´ americani e non lo sanno cucinare (è reperibile solo in forma di filetti senza pelle, credo che lo abbiamo geneticamente modificato per pescarlo proprio così dal mare), pertanto ci si sfonda di sushi e sashimi, ma ogni tanto nella trappola del ristorante tarocco ce caschi.L´isola è piccola ma ha una varietà di paesaggi pazzesca e ora ho capito perché girano qui tutti i film, è un microcosmo di mondi possibili, con grossi canyons, vegetazione tropicali e villaggi che sembra di stare in Alabama, inoltre in grossi tratti sembra il Viet Nam, con giungla, fiume lento, riso e tutto l´occorrente. Poveracci, vi dovrete sorbire la documentazione fotografica.Grossi baci, che domani si torna a L.A. dove passeremo il fine settimana per decomprimere. Buon Ferragosto! (Ah è già finito.)

veloceveloce

oh finalmente! Io scomparsa qualce giorno perché prima ero a LA, poi sono stata risucchiata da una serie di cose, adesso ce ne andiamo a san francisco per il week end. Baci

L' arrivo di Luzzy

This is Anna Lalla nel paese delle meraviglie, per fortuna ieri ero sfatta come watermelon perché sennò davo foco a tutta la paghetta. Il caro Gio mi ha subito fatto fare il battesimo del fuoco e mi ha portato da Ralphs dove sono rimasta sotto alla quantità di minchiate concepite dalla mente malata del popolo americano e mi sembrava tutto indispensabile alla sopravvivenza soprattutto quella confezione da 3 l di latte supervitaminizzato. La vera emozione però è stata il sushimaster al bancone del pesce, capito? Cè il Giappo che se vuoi ti taglia il sashimi damblé e te lo magni a casa o pe strada. Che meraviglia, gli perdonerei pure linvasione dellIraq per queste genialate. Cmq ho toccato veramente il cielo con un dito in un superoutlet sotto casa (!) dove hanno tutte le cose di Ck o Ralph Lauren o Nike o chi più ne ha più ne metta a prezzi da mercatino. Tutte le taglie tutti i colori! Sono due giorni che mangio tonno grilled e halibut, ho capito che è piatto tipico e sono andata a rota, mi sa che devo darmi una calmata altrimenti sabbassa il colesterolo, ma sale il mercurio nel sangue, però non mi importa, voglio diventare un termometro. Ora però vado a comprarmi una bici che domani si cambia casa e mi devo rendere autonoma. Tutti baci

La prima e-mail di Luzzy

> > > Buongiorno madre del mio nipote preferito, amiche e fratello della sottoscritta.
Il viaggio è stato estenuante, ma è andato comunque bene, aerei in orario e così via, appena arrivata mi hanno impedito di mangiare una brioche dato che per me erano le sei di mattina, mi hanno detto meglio la pizza così ti abitui agli orari. Ovviamente mi sono svegliata alle 4, poi alle 5, poi alzata alle 6,30, ma questo è normale, ho preso della melatonina che dovrebbe aiutare col jet lag, ma poco fa mi sono sparato un aulin che secondo me aiuta più della melatonina.
Ho deciso di fare un documentario sul passaggio obbligato al controllo immigrazione dell'aeroporto di N.Y. roba veramente surreale, peccato che non mi è arrivata ancora la telecamera, sono completamente pazzi!
Direi che caldo caldo non è affatto, ora siamo ospiti di un amico di Gio e martedì prenderemo piede nella nuova casa; sono contenta e vi sbaciucchio. Adesso farò la cacca che sono due giorni che me la tengo. baci <<<