la frase di Las Vegas è: "quello che succede a Vegas, rimane a Vegas", effettivamente sarebbe meglio, ma io ho deciso di spifferare tutto.
Questi sono completamente scemi.
A parte il fatto che qualsiasi operatore ti ci manda a quattro soldi volo soggiorno fun book co´ gli sconti shuttle da per l´aeroporto stanza king size fuma dove ti pare cocktails gratis quando giochi basta che ci vai, volando da San Diego per 50´ vedi solo deserto e deserto e rocce desertiche senza niente nientone solo una lunga dritta strada che dall´alto sembra di sabbia pure quella; a un certo punto si materializza in mezzo al nulla un aggregato urbano che conta quasi due milioni di persone, ma a te non interessa perché tanto praticherai una sola via centrale con delle città ai lati (sì città) che sono Parigi, NY, Venezia ecc... dove ti giocherai di tutto ti ubriacherai senza soluzione di continuità e se sei amante del genere potrai frequentare prostitute d´alto bordo e non.
La passeggiata è Las Vegas Boulevard, altrimenti detta THE STRIP. L´aeroporto è praticamente in mezzo allo strip, del resto non devi perdere tempo, sbrigati vai a giocare e se devi attendere il bagaglio che arrivi o il volo per ripartire, dontuorri, ci sono un miliardo di slot machines e giochetti d´azzardo vari nei lounges adeguatamente illuminati in modo tale che non si possa assolutamente distinguere il giorno dalla notte, tanto è tutto uguale e comincia a entrarti nelle orecchie quel tipico suono che ti accompagnerà in tutta la permanenza "plin plon drrrr flip deng...."
L´autista della navetta ha risposto a Gio che gli ha chiesto quando doveva prenotarla per il rientro "subito, che dopo sarai ubriaco" Ahhh, vabbè. Dalla navetta verso l´albergo abbiamo cominciato a flashare guardando la statua della Libertà enorme di fronte a NY di dimensioni spaventose e il Castello di Re artù scala 1:1, la tour Eiffel e il Luxor con la sua gigantesca Piramide e la Sfinge grossa, ma proprio grossa, davanti. Appena giunti all´Orleans siamo stati accolti da statue di alligatori che suonano jazz sulla porta (il tema del nostro hotel è New Orleans) e la lobby è una distesa di tavoli da gioco e centinaia di slot machines disposti in modo tale da farti perdere e l´umanità più varia che si possa immaginare, un vero spaccato di tutti i luoghi comuni d´America su cose, luoghi e persone; in questo senso davvero democratica Vegas, c´è qualsiasi strato sociale, soli, accompagnati neri messicani cinesi asiatici adulti bambini e vecchi magri grassi e soprattutto parecchio grassi, cosa nuova per me dato che in California di veri monnezzoni se ne vedono pochi, vedi di più quelli che da mane a sera attraversano scalzi la strada col surf o stanno a spigne de addominali o di corsa sulla spiaggia ( a proposito, a forza di surfisti Gio è diventato più paranoico di un´adolescente isterica fissata con le modelle e non fa che ripetere "da settembre mi iscrivo in palestra").
Ma torniamo a noi: appena arrivati ci siamo buttati subito in piscina dove abbiamo consumato la nostra prima birretta gratuita, c´erano 45° gradi (veri) e della gente semicollassata e per il caldo e per i postumi della serata precedente, spiaggiata qua e là . Subito sigaretta. E´ persino permesso bere in acqua (come Nicolas Cage) e dei giovani boh, del Minnesota, non si sono lasciati sfuggire l´opportunità e hanno messo lungo bordo in sequenza una serie di lattine vuote. Io ho cominciato a dire ( e ho smesso 3 giorni dopo) "qui c´è il diavolo, si sente", a un certo punto è arrivata anche un´inspiegabile zaffata di zolfo. Abbiamo giocato alla roulette e pure vinto 20 dollari, non 50 perché Gio si è sbagliato a fare una puntata che gli avevo consigliato, del resto il ragazzo è un po´ tossico sul gioco e non ti capisce bene nel mentre.
L´aria ovunque è iperossigenata per non farti addormentare e farti tenere solo la parte euforica e disinibitoria dell´alcol eliminando quella sconveniente per il Casino del sonno, non c´è mai puzza di fumo pure se fumano tutti. Incredibile, è l´unico posto negli USA dove puoi fumare praticamente ovunque, altrove ti arresterebbero, tipo a Carlsbad dove non si può fumare in spiaggia, ma i frequentatori sono gli stessi che tutto l´anno abitano a Carlsbad e ti guardano male se fumi in pubblico. Mortacci loro.
La sera siamo andati al Venitian dove hanno ricostruito Venezia pari pari con le gondole vere e i gondolieri che cantano Volare e O sole mio, la finta umidità nei pavimenti delle calli, i baretti e i ristorantini dove puoi scegliere se mangiare dentro dentro o dentro fuori perché comunque la città è un albergo e sta al chiuso ma cè il cielo con le nuvolette che sembra si muovano quando cammini e la riproduzione dell´aria e del clima esterno, giuro è vero hai la sensazione di respirare all´aperto a Venezia vero le cinque del pm, non tanto prima, se non non ti prendi l´aperitivo. Ovviamente camminando arrivi a Piazza San Marco dove svetta il Campanile.
Più tardi siamo andati a mangiare in un locale superfico dove ci siamo presi una pezza mostruosa e abbiamo ballato tutta la notte anche perché non riuscivamo a trovare l´uscita quindi dopo un po´ ci rinunci e ti prendi un´altra vodka tonica; siamo tornati alle 4:30, io con le scarpe in mano e come me tutte le altre alla fermata del taxi che pullulava di gente. Fatto sta il giorno dopo non sono praticamente riuscita ad alzarmi dal letto. Un cadavere. E pure Gio non stava tanto arzillo.
Però abbiamo incontrato due amici di LA (Pascal e Carine) che erano a Vegas per una fiera di henna (perché i ragazzi vendono henna on line ricavandone consistente lucro) con cui abbiamo passato una serata di riacciuffo e abbiamo visto uno spettacolo del Cirque du Soleil che più bello non si può. Una cosa meravigliosa. Il Cirque ha il teatro stabile a Vegas per cui produce degli spettacoli incredibili con delle macchine sceniche pazzesche.
Il lunedi tour turistico per lo strip e gita ai diversi alberghi. All´aeroporto abbiamo giocato a videopoker. Si, va bene, certo bastava andare al bar de platani, però voi mette?